La cartolina postale come rappresentazione dei servizi di polizia non visibili

 

A ridosso del suo centocinquantesimo compleanno non dimentichiamo che questo fortunato cartoncino rettangolare ha anche saputo esprimere significati e urgenze poco noti durante i quaranta mesi di guerra, che impegnarono l'Italia contro un nemico armato e dotato di  un temibile servizio segreto, i cui gangli si erano insinuati fin dentro i palazzi di potere.

 

Spionaggio, intelligence, difesa degli approvvigionamenti per l’esercito (lana per i soldati, carne ed equini, materie prime ...) e il fronte interno furono  i compiti affidati dal Capo del Governo  Orlando la Polizia di Stato con le parole: "Salvaguardare le spalle all'esercito".

Un difficile ruolo,  invisibile, lontano dalle trincee, ma non per questo meno importante, svolto all'insaputa del mittente e del destinatario della cartolina postale spedita.

 

Ecco alcuni esempi di cartolina postale (tra quelle proposte nel volume anche rarissime, prodotte a mano presumibilmente in pezzi unici) tratti da Da sbirro a investigatore. Polizia e investigazione dall’Italia liberale alla Grande guerra; un tentativo di  "visualizzare" a cento anni dalla fine del conflitto la (poco nota) funzione investigativa della Polizia, per natura silente e riservata.

Giulio Quintavalli

 

 

IN NOME DELLA LEGGE!...

 

Un distinto signore canuto con capelli, barba e baffi curati, vestito con bombetta, cappotto con collo di astracan, con nastro tricolore ad armacollo: è questo il ritratto di un funzionario di P.S.  mentre, “in nome della legge”, ripristina la legalità.

La cartolina è un pezzo unico realizzato con tecnica pittorica mista da un anonimo artista (cartolina postale, s.e., s.l.e., primi anni Dieci, collezione Autore).

All’inizio delle ostilità il Governo incrementa la produzione di materie prime per l’esercito, tra cui la lana, il cui commercio con i Paesi nemici è vietato. Mentre la Polizia indaga su episodi di triangolazione commerciale tra Italia, paesi neutrali e Austria (sospettata di aver acquistato lotti di lana italiana esportati) il Governo vara la Commissione per promuovere e regolare la confezione di indumenti militari. La Commissione fa appello alla popolazione per affrontare le urgenze di una guerra non preparata. La forte immagine caricaturale proposta interpreta l’appello rappresentando una “tosatura” dai significati molteplici degli imperatori di Austria e di Germania e dello Zar di Bulgaria (cartolina postale, illustrazione di A. De Gerardis, s.l.e., ed. Tensi, 1915 circa, archivio Autore).

 

 

 

L’immagine rappresenta come il nemico distorce le informazioni ufficiali che confronta con le notizie che si procura con una rete di spie e collaboratori (contro i quali si scaglia la Polizia)  come l’uomo con il volto celato da un copricapo che, bacchetta alla mano e appostato lungo un binario ferroviario, sembra contare i treni di passaggio (cartolina postale, illustratore Cappadomia, Edizioni M, 14321, 1916  circa, collezione Autore).

Caporetto comporta in sé una rivisitazione delle strategie militari sia sul fronte esterno che interno, con forti conseguenze sulla popolazione civile italiana che vive, e un’occupazione militare austriaca, e una suggestiva campagna di propaganda nella quale spesso si invita al collaborazionismo.

Il narrato che traspone dall’immagine denuncia questo condizionamento invitando gli animi più perturbabili a rimanere a fianco del Regno d’Italia fiduciosi nella vittoria finale  (cartolina postale, s.l.e., s.e., 1917 circa, archivio Autore).