Le Guardie  Polizia Africa Italiana

(Giulio Quintavalli)

 

 

 

Voluta dal fascismo nel 1936, la Polizia coloniale (dal ‘38 con mutata denominazione di Polizia Africa italiana), all’epoca fu considerata il “fiore all’occhiello” delle Forze del Regno per gli straordinari caratteri di modernità che riuscì ad esprimere, caratteri ben visibili negli innovativi criteri di selezione e formazione del personale, e nelle dotazioni sia individuali che di reparto, spesso consistenti in mezzi ed armi espressamente realizzati per quella Polizia.

 

Fino alla caduta dell’Impero, le guardie P.A.I. furono impiegate nelle Colonie; perdute quelle regioni divenute protettorati britannici, quei professionisti erano reintegrati nei loro incarichi sotto le nuove autorità.

 

A loro insaputa, nelle ex colonie i “paini” andavano anticipando quella forma di collaborazione tra le Forze italiane e quelle alleate avutasi dall’8 settembre ‘43 nella Penisola man mano che essa veniva liberata dalle forze anglo americane.

 

Terminata l’esperienza in Africa, le guardie P.A.I.  vennero impiegate nelle questure del Regno (per il testo integrale su cadutipolizia.it).