Cedos Grande Guerra Centro documentazione storia sulla Grande Guerra San Polo di Piave

 

Cedos è nato oltre venticinque anni fa intorno al lascito fotografico di Antonio Bucciol; con gli anni ha aggiunto acquisizioni iconografie e documentarie, organizzato mostre in Italia e all’estero promuovendo momenti di approfondimento con i suoi Colloqui storici, incontri e dibattiti.

Con Kellermann Editore ha pubblicato una serie di dieci preziosi Quaderni, tra i quali Quaderno n° 10 “Firmato Diaz”, 2018 [ISBN 9788867670901], da cui propongo un estratto.

 

ISTOR prosegue la mission del Cedos Grande Guerra  e la collaborazione con Kellermann Editore.

Già direttore del Cedos e ora dell’ISTOR è Sergio Tazzer, giornalista e scrittore italiano.

E' stato direttore della sede RAI per il Veneto, capo della redazione giornalistica per il Trentino e della redazione centrale del TGR  RAI. Ha fondato nel 1995, curato e condotto fino al 2011 il settimanale radiofonico mitteleuropeo "Est Ovest", in onda su Radio 1 RAI.

Polizia di Stato e Grande Guerra: a caccia  di disertori, fuorilegge, criminalità abigerataria

(Giulio Quintavalli in: Cedos 10/2018)

 

Dall’inizio delle ostilità alla tarda primavera 1918 le squadriglie a cavallo di Polizia e Carabinieri catturarono nelle campagne del Meridione oltre 2000 disertori armati che stavano terrorizzando la popolazione «evitandosi per quanto fu possibile i conflitti, e lottando contro tutte le insidie dei favoreggiamenti», e 7000 tra disertori e renitenti; altrettante furono le costituzioni spontanee. Furono scoperti gli autori di oltre 40 gravi reati [...] sequestrate ingenti refurtive, prevalentemente mandrie di bestiame. Complessivamente ebbero luogo 132 conflitti a fuoco dove caddero 6 squadriglieri, 21 i feriti. Concesse 30 medaglie al valore militare e accumulati premi di cattura di migliaia di lire.

 

L’ufficio Centrale Palermo

Questi elementi, che tratteggiano un aspetto poco battuto nella Grande guerra, si devono alla relazione del luglio 1918 firmata dall’ispettore di P.S. Augusto Battioni sull’attività del primo anno (gennaio ’17 - giugno ’18) dell’Ufficio Centrale Abigeato Palermo. L‘organismo della Direzione Generale di Pubblica Sicurezza fu varato dal ministro dell’Interno Vittorio Emanuele Orlando con decreto del 18 gennaio 1917, n° 148 disposizioni dirette a prevenire e reprimere l’abigeato in Sicilia [...] e affidato a Battioni, poliziotto esperto di “cose siciliane”. 

Procediamo per ordine

La veloce trasformazione da conflitto di breve durata a logorante guerra di posizione stava pesando sul sistema produttivo nazionale [...] già durante i mesi di neutralità il Governo aveva individuato come obiettivo strategico la tutela e la protezione degli elementi vitali per l’Esercito in caso di mobilitazione, e pertanto aveva stilato un lungo elenco di materie prime e semilavorati di cui vietava l’esportazione [...]

 

Mentre la guerra bloccava le importazioni di carne e di bestiame [...] l’Esercito incrementava esponenzialmente la richiesta di approvvigionamento. In particolare di carne (per brodo, scatolame e preparati), bestiame (per soma, cavalcatura, traino, trasporto) e pellame (per selle, finimenti, calzature, parti e accessori di uniformi) [...]

 

L’abigeato (furto di tre o più capi di bestiame raccolto in gregge o mandria) era un’odiosa manifestazione criminale combattuta con il coraggio delle squadriglie della forza pubblica, con il Regolamento del 14 luglio 1898, n° 404, con la Legge 10 novembre 1907, n° 844 per la repressione dell'abigeato e del pascolo abusivo in Sardegna, e con l’asservimento degli allevatori di bestiame, che lo consideravano un ineluttabile risvolto della fatica della terra e della malvagità dell’uomo (continua in Cedos 10/2018)